Una pratica guida alla scelta della caldaia murale, come orientarsi in caso di acquisto, sostituzione o guasto.
Nei confronti di tutti gli eventi che possono riguardare gli elettrodomestici, dal guasto alla sostituzione, passando per la necessità di un acquisto, ci troviamo in palese difficoltà di fronte ad un’infinità di marche, modelli, tecnologie tra cui scegliere.
Il caso delle caldaie murali non è da meno, con l’aggravante, molto spesso, della mancanza delle conoscenze tecniche per comprendere a pieno l’argomento.
Siamo, perciò, naturalmente portati a delegare questa scelta ad un installatore, indicandogli il budget entro cui individuare la caldaia per noi.
Questo atteggiamento non è un male in sé, tuttavia, è opportuno possedere la padronanza di quelle informazioni minime che ci permettano, da un lato di non farci incappare in spiacevoli fregature, dall’altro di indicare al tecnico quali siano le nostre reali esigenze, non solo di prezzo. Infatti, la caldaia giusta per la tua abitazione non dipende solo da quanto si è disposti a spendere, ma anche dalla posizione, dalla grandezza della casa, dall’efficienza energetica, dai consumi o dallo stato dell’impianto.
Spiegazione basilare delle componenti di una caldaia murale
Partendo dal principio, fornirti le conoscenze giuste significa renderti edotto e darti un’idea di massima di quali siano le componenti che formano la caldaia. Non spaventarti, sembra più difficile di quel che è, in realtà si tratta di uno schema abbastanza semplice.
Non scendendo in inutili tecnicismi le parti fondamentali di ogni caldaia sono:
- Focolare o bruciatore
- Camera di combustione
- Fascio tubiero
- Camino
Focolare o anche detto bruciatore: è la componente della caldaia in cui il processo di combustione, alimentato dal combustibile e dall’aria (ossigeno), produce la fiamma. Questa genera energia termica in grado di diffondere calore per irraggiamento ed attraverso i fumi prodotti dalla combustione.
Camera di combustione: è il luogo fisico in cui è collocato il focolare.
Fascio tubiero: è il complesso dei tubi, un fascio appunto, che ha il compito di aumentare la portata dello scambio tra acqua e fumi. Inoltre, collega il focolare al camino.
Camino: come nel linguaggio comune, consiste in un vero e proprio scarico. Getta, infatti, all’esterno i gas (in questo caso, fumi) esausti.
Caratteristiche tipiche delle caldaie murali
Il primo elemento distintivo di questa tipologia di caldaie risulta essere la loro compattezza. Non si tratta di prodotti dal grande ingombro anche per via della loro collocazione a muro.
Sempre in relazione alla collocazione, le caldaie murali sono adatte all’uso domestico e dotate di una grande versatilità, essendo posizionabili sia all’interno che all’esterno, in quest’ultimo caso saranno collocate dentro un apposito armadio protettivo.
È presente un bollitore che riscalda l’acqua per le esigenze di casa ed uno scambiatore, che permette il riscaldamento quasi istantaneo dell’acqua.
La Classificazione energetica, cosa rappresentano le stelle
La classificazione energetica delle caldaie viene rappresentata graficamente attraverso l’attribuzione al prodotto di un certo numero di stelle.
Questa scala di efficienza si basa su un dato tecnico, certo e misurabile scientificamente. Si tratta della quantità di energia prodotta dalla combustione.
Chiaramente maggiore sarà l’energia prodotta a parità di combustibile, maggiore sarà il nostro risparmio e l’efficienza energetica della caldaia.
Il sistema ha quattro livelli di classificazione:
- Caldaie ad una stella
- Caldaie a due stelle
- Caldaie a tre stelle
- Caldaie a quattro stelle
Tale scala di valori, le sue premesse ed i dati tecnici e scientifici su cui si basano non nascono da una convenzione tra produttori o tra installatori, ma dalla legge. In particolare dal D.P.R. 660/96, che ha voluto istituire un sistema di valutazione standardizzato, non falsificabile e generalmente valido.
Appare ovvio che le caldaie a quattro stelle prevedano un esborso più esoso, almeno inizialmente. Ma tale investimento potrà essere recuperato attraverso il risparmio energetico raggiunto dal prodotto.
Posizionamento della caldaia: interno o esterno?
Il posizionamento della caldaia risulta essere un’annosa disputa tra operatori del settore ed addetti ai lavori. Anche i clienti, spesso, si lasciano condizionare dall’elevato numero di pregiudizi sull’argomento.
In realtà, possiamo serenamente affermare che entrambi i sistemi risultano ormai sicuri in toto.
Chiaramente, installare la caldaia all’esterno elimina totalmente il rischio che un malfunzionamento porti al riversarsi dei fumi all’interno dell’ambiente di casa.
Tuttavia, bisogna specificare che i nuovi sistemi di sicurezza, che si accompagnano alla manutenzione costante e cadenzata per legge, fanno sì che il rischio sia praticamente inesistente anche per una caldaia da interni. Infatti, i fumi sono trattenuti attraverso tubazioni completamente isolate dall’esterno ed a lunga durata.
Manutenzione e libretto d’impianto, la normativa
La manutenzione non è lasciata alla libera scelta di tecnici, installatori e proprietari. La legge fissa i termini e le modalità attraverso le quali la manutenzione vada effettuata. Per tutelare due esigenze: contrasto all’inquinamento e sicurezza.
La normativa in questione è fissata dal decreto legislativo n. 192/2005 e per gli impianti inferiori ai 35kw (fascia che ricomprende tutti i sistemi domestici) la manutenzione andrà effettuata ogni 2 o 4 anni, con riferimento al tempo in cui l’impianto è stato installato e, quindi, alla sua vecchiaia. Tale attività potrà essere
compiuta solo da soggetti appositamente abilitati a svolgerla ed iscritti a specifici albi. Al termine di ogni intervento, dovrà essere rilasciato un certificato.
Il libretto d’impianto risulta essere un documento imprescindibile. Rappresenta, infatti, il documento d’identità dell’impianto, contenente la sua anagrafica ed il suo stato di salute.
Può essere redatto solo dal responsabile dell’impianto, cioè da un tecnico espressamente autorizzato dalla legge. E proprio al suo interno viene lasciata traccia di tutti gli interventi di manutenzione.
La prima parte del libretto è invece dedicata al proprietario dell’impianto e corredata dai suoi dati.
Come scegliere la caldaia giusta per le tue esigenze
Come già accennato, non si tratta di una scelta semplice o da prendere a cuor leggero. Esistono tuttavia dei dati da attenzionare, chiaramente collegati alle tue necessità.
Delle domande di rito, per così dire, da porti, possibilmente con la consulenza del tuo tecnico installatore di fiducia. Tali fattori sono:
- Caldaia per il riscaldamento
- Caldaia per il riscaldamento e produzione di acqua calda
- Caldaia per la produzione di acqua calda
- Metratura dell’abitazione che dovrà essere riscaldata
- Ampiezza delle masse radianti
- Luogo dell’installazione (interno – esterno)
- Costo dell’installazione
Perché una caldaia a condensazione?
Le soluzioni possono essere varie ma ti consigliamo di optare per una caldaia a condensazione.
Andando al dato tecnico, la caldaia a condensazione permette una migliore efficienza energetica, in quanto sfrutta anche il calore latente, cioè quello sprigionato dalla condensazione del vapore acqueo e dai fumi della combustione.
Inoltre, risulta essere il sistema tecnologico più compatibile con la normativa nazionale e comunitaria. La legge prevede la possibilità di commercializzare ed installare caldaie con efficienza media superiore all’85%.Tali disposizioni fanno sì che spesso la caldaia a condensazione sia l’unica soluzione possibile, avendo le altre caldaie a diversa tecnologia un’efficienza di gran lunga inferiore all’80%.
I tre accorgimenti tecnici da utilizzare nell’installazione della caldaia a condensazione sono:
- Necessità di tiraggio assistito: essendo i fumi esausti più freddi, rispetto alle tradizionali caldaie, non salgono facilmente verso l’alto. Nella caldaia a condensazione devono essere tirati in direzione della parte superiore, attraverso un sistema apposito.
- Sono necessari condotti di scarico: il vapore acqueo prodotto dalla caldaia, essendo leggermente acido, rischierebbe di logorare tubi di scarico di materiali comuni, per questo motivo i condotti devono essere costruiti con elementi resistenti alla corrosione.
- Lo stesso principio vale per il camino. La canna fumaria deve essere prodotta con materiali resistenti al deterioramento, in modo da non incorrere negli effetti negativi della condensa lievemente corrosiva dei fumi.